30 Anni di Clinica Neurologica a Udine

Nel concetto di “Clinica” (in questo caso, neurologica), il senso del percorso è, in qualche modo implicito.

Evoca il percorso formativo dei futuri Medici specialisti, il loro avvicendarsi, la crescita culturale e la cristallizzazione di quell’insieme di competenze e di metodologie che definiscono la peculiarità di una “scuola”.

Inoltre, il percorso formativo s’interseca con il progredire delle conoscenze scientifiche e con l’evoluzione della Medicina, favorendo la diffusione delle novità e l’apertura di nuovi orizzonti di ricerca.

Questo convegno, organizzato in occasione del 30° anniversario della Clinica Neurologica di Udine, è l’espressione sintetica di questo cammino e si articola seguendo tre fasi che corrispondono all’evoluzione vissuta dalla Neurologia.

La prima sessione è dedicata alle novità terapeutiche e diagnostiche, spaziando dalla fioritura di trattamenti dedicati alle malattie rare, alla fisiopatologia di malattie degenerative e infiammatorie, sino alla più recente ed ardua sfida imposta dalla pandemia di COVID-19.

La seconda sessione, pur con un riguardo verso le innovazioni farmacologiche, è prevalentemente orientata alla gestione del Paziente, sia in acuto che in cronico, con lo scopo di sartorializzare gli interventi terapeutici e di ampliarne i confini: trattare lo stroke in pazienti con severe comorbidità, diventare madre con un’epilessia ed un tumore cerebrale, superare uno stato di male super-refrattario, garantire una buona qualità di vita ai Pazienti con emicrania farmaco-resistente o con sclerosi multipla.

La terza sessione propone una riscoperta dei trattamenti dietetici, riabilitativi e di neuromodulazione non invasiva, per una visione olistica della Neurologia.

Quest’ampio ventaglio di temi ripercorre la storia recente della Neurologia ed anche la storia locale della nostra Clinica, descrivendone la crescita negli anni e sottolineando le direzioni future di questo cammino.

Infatti, i temi trattati sono espressione delle linee di ricerca e delle attività cliniche avviate dai Maestri e dai primi (ormai da tempo ex) specializzandi e arricchiti dalle generazioni successive: alcuni si sono fermati a Udine, diventando rami dell’albero primigenio, altri sono andati lontano, anche molto lontano, come fanno le spore, per germogliare e dare frutto.