CARDIOPATICO CONGENITO PEDIATRICO E ADULTO

Scopo dell’incontro è quello quantificare le dimensioni del problema fornendo dati di prevalenza ed incidenza delle cardiopatie congenite; sottolineare la necessità (e le evidenze scientifiche) di condividere percorsi terapeutici con i centri di riferimento regionale come peraltro ribadiscono più volte le linee guida ESC sui GUCH ma anche di saper riconoscere e gestire, almeno inizialmente questi pazienti.

Nella prima sessione verranno forniti elementi base, caratteristiche peculiari dell’ECG neonatale fornendo tips and tricks per riconoscere le varianti del normale nel paziente lattante. Una sessione che passi dall’ECG alla clinica ed infine alla gestione farmacologica e non solo, delle aritmie nelle cardiopatie congenite oltre che a definire il profilo di rischio di morte cardiaca improvvisa aritmica nelle varie cardiopatie congenite.

Nella seconda sessione si vuole focalizzare l’attenzione sulle cardiopatie congenite di comune riscontro. L’approccio sarà comparato: dal rilievo anatomico, alla diagnosi ecografica con casi real-life ne verrà approfondita la fisiopatologia nei diversi setting (pediatrico/adulto) con cenni di gestione clinico-terapeutica e timing e/o indicazione alla correzione.

Nella terza sessione verranno fornite informazioni sull’approccio al cardiopatico congenito adulto che si presenta in un qualsiasi PS, focalizzando l’attenzione sulla presentazione clinica di eventuali complicanze legate al tipo di cardiopatia al tipo di correzione ed alla storia clinica del paziente, dando cosi’ nozioni su l’iniziale approccio terapeutico. Il trasferimento presso centro di riferimento del paziente complicato sarà sempre e comunque il consiglio finale ma acquisire una flow chart di come dovrebbe essere gestito in prima battuta il GUCH che si presenta in un PS periferico, risulta quanto meno fondamentale vista la crescente quota di questi pazienti nella popolazione generale.

Nella quarte e ultima sessione della giornata verranno evidenziati quanti passi in avanti sono stati fatti nel management di questa popolazione. Pazienti che un tempo avevano un’aspettativa di vita estremamente ridotta oggi possono aspirare a praticare attività fisica, in alcuni casi anche agonistica.

La casistica di donne cardiopatiche congenite che hanno avuto una o più gravidanze è ormai dato di fatto, nell’ultima sessione si vogliono portare alla luce gli aspetti da considerare in riferimento alle ultime linee guida ESC sulla gravidanza nelle cardiopatie.