giugno, 2018
Evento ripetuto16 giugno 2018 08:30
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L'iscrizione è chiusa.
Orario
(Venerdì) 14:00 - 20:00
Luogo
Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & SPA
Via Ospedaletto, 57, 37026 Ospedaletto VR
Dettagli dell'evento
Secondo quanto riportato dall’OMS, nel 2008, alle malattie croniche sono attribuibili 35milioni di morti nel mondo (60% della mortalità globale), praticamente un valore doppio rispetto a quello imputabile a malattie
Dettagli dell'evento
Secondo quanto riportato dall’OMS, nel 2008, alle malattie croniche sono attribuibili 35milioni di morti nel mondo (60% della mortalità globale), praticamente un valore doppio rispetto a quello imputabile a malattie infettive (incluse HIV/AIDS, tubercolosi e malaria), malattie materno-infantili e carenze nutritive multiple. In particolare, alle patologie cardiovascolari, al cancro, al diabete e alle patologie respiratorie è dovuto il carico maggiore di mortalità nell’ambito delle malattie croniche.
A livello epidemiologico le malattie respiratorie croniche di maggior peso includono l’asma bronchiale allergico e non allergico, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), le malattie respiratorie professionali, le riniti allergiche e non allergiche, le rinosinusiti, la “sleep apnea sindrome” e l’ipertensione polmonare.
Queste patologie costituiscono nel loro insieme un serio problema di salute pubblica, hanno importanti effetti negativi sulla qualità della vita e sulla disabilità dei pazienti, gravi e sottostimati effetti economici sulle famiglie, sulle comunità e sulle popolazioni in generale.
A ciò va aggiunto il carico assistenziale legato al tumore polmonare, che si avvia a rappresentare la quinta causa di morte su base mondiale. In termini di DALYs mondiale (Disability-adjusted life years), un indice che combina morbilità e mortalità, comunemente impiegato dall’OMS per misurare l’impatto globale delle malattie) le malattie respiratorie croniche ne rappresentano una parte rilevante.
Il Ministero della Salute è entrato a far parte della GARD (“Global Alliance against Chronic Respiratory Diseases” fondata nel 2004) internazionale attraverso il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM), organismo di coordinamento tra il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e le Regioni per le attività di sorveglianza e prevenzione, istituito con la Legge n. 138 del 26 maggio 2004.
Attualmente la valutazione delle differenze di genere in ambito di malattie respiratorie croniche evidenzia alcuni aspetti molto interessanti:
• costituisce ancora oggi un ambito definito al maschile con patologie a maggiore impatto sugli uomini
• le differenze di genere in alcune patologie, come l’asma, sono “gender oriented” al solo versante biologico-ormonale
• la prevalenza femminile varia a seconda delle fasce di età
• è descritto dal 2002 il sorpasso delle donne in alcune patologie come la BPCO
• nella donna emerge un trend di incremento del rischio per tumore al polmone
• spesso si realizza un comportamento terapeutico non sostenuto da evidenze eziologiche
• sono documentate differenze di accesso e di diagnosi e cura che penalizzano maggiormente il sesso femminile rispetto a quello maschile.
Scopo di questo incontro sarà quello di mettere a confronto professioniste e specialiste in ambito pneumologico, oncologico, allergologico per creare una sinergia lavorativa volta a migliorare le capacità terapeutiche sui pazienti affetti da patologie respiratorie croniche.
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