IL TRATTAMENTO DELLE DISLIPIDEMIE

Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la principale causa di morte e disabilità. L’iperlipidemia è uno tra i più importanti fattori di rischio modificabili ed è ormai largamente dimostrato che attraverso i trattamenti ipolipemizzanti la riduzione del colesterolo totale e, soprattutto, del colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) si riduca in modo significativo il rischio di eventi cardiovascolari sia in prevenzione primaria nei soggetti che presentano un rischio cardiovascolare alto o molto alto, sia in prevenzione secondaria. Negli ultimi anni le linee guida internazionali hanno indicato con precisione i livelli di LDL-C da raggiungere nei pazienti con diverse categorie di rischio cardiovascolare (RCV).
Il trattamento del paziente dislipidemico comincia nel setting della prevenzione primaria, per lo più a carico del medico di medicina generale, e prosegue nella prevenzione secondaria, per lo più a carico degli specialisti ospedalieri. I trattamenti attualmente disponibili sono molteplici, non farmacologici (stile di vita, dieta, attività fisica) e farmacologici, tutti mirati a raggiungere i target di LDL-C, in base al RCV del paziente, forniti dalle linee guida della prevenzione cardiovascolare (ACC/AHA 2018 ed ESC 2019).
Tra i trattamenti farmacologici alle statine, cardine del trattamento dell’ipercolesterolemia, si aggiungono ezetimibe, spesso in associazione precostituita con le statine per migliorare la compliance, e i “nuovi” farmaci: ac. bempedoico, alirocumab, evolocumab e inclisiran.
Scopo del convegno sarà quello di fornire gli aggiornamenti sulle attuali indicazioni per il trattamento dell’ipercolesterolemia sia in prevenzione primaria che secondaria sulla base delle più recenti linee guida, sulla farmacocinetica e farmacodinamica, sull’efficacia e sicurezza dei farmaci attualmente disponibili o in via di approvazione (in particolare su PCSK9-i, Acido Bempedoico e Inclisiran).
Verrà infine presentato un percorso clinico disegnato per facilitare l’accesso al Centro Ospedaliero autorizzato alla prescrizione dei farmaci innovativi per i pazienti ad alto o molto alto RCV che non abbiano raggiunto il target di colesterolo LDL previsto sia in prevenzione primaria che secondaria.