settembre, 2023
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Orario
(Lunedì) 15:30 - 19:30
Dettagli dell'evento
Nonostante l’utilizzo delle terapie raccomandate dalle principali Linee Guida consentano di incidere significativamente sul tasso di riospedalizzazione e mortalità fin dalla fase vulnerabile post-dimissione, i pazienti con insufficienza cardiaca con
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Nonostante l’utilizzo delle terapie raccomandate dalle principali Linee Guida consentano di incidere significativamente sul tasso di riospedalizzazione e mortalità fin dalla fase vulnerabile post-dimissione, i pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta mantengono un rischio di ospedalizzazione e morte molto elevato. Circa la metà dei pazienti con un precedente evento di riacutizzazione vengono ri-ospedalizzati entro 30 giorni dall’evento acuto. Questi pazienti hanno un rischio di morte a 6 mesi almeno 2 volte superiore a quello dei pazienti non ri-ospedalizzati; evidente è quindi la necessità di fare qualcosa di più sul fronte del trattamento farmacologico in questi specifici pazienti. In tale contesto si inserisce Vericiguat, un farmaco con meccanismo d’azione distinto rispetto al noto blocco neurormonale. Appartiene infatti alla classe farmacologica degli stimolatori della guanilatociclasi solubile (sGC), enzima che catalizza la sintesi della guanosinamonofosfato ciclica (cGMP), responsabile di effetti vasodilatatori, antiproliferativi, antinfiammatori e antifibrotici. La sua notevole efficacia e sicurezza in pazienti con “worsening heart failure” è stata recentemente dimostrata nello studio VICTORIA.
Vericiguat è stato approvato da EMA e contemporaneamente introdotto nelle ultime Linee Guida ESC e ACC per il trattamento dei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta dopo un recente evento di riacutizzazione.
L’elevato medical need in questo setting di pazienti è quindi alla base del razionale scientifico di questo incontro. Partendo dalle evidenze del trial VICTORIA e dall’esperienza clinica degli esperti coinvolti, ci poniamo l’obiettivo di caratterizzare al meglio il paziente a cui è destinato Vericiguat, nel contesto delle terapie concomitanti secondo le indicazioni delle Linee Guida (GDMT), i parametri clinici, le comorbidità che normalmente guidano la scelta medica nel trattamento del paziente con scompenso cardiaco a frazione di eiezione ridotta. In sintesi, definiremo insieme il potenziale clinico e la place in therapy di vericiguat, il suo inserimento in un modello organizzativo di gestione del paziente per agevolare l’implementazione della terapia farmacologica, al fine di migliorare la qualità di vita dei nostri pazienti di ridurre ulteriormente le ospedalizzazioni per scompenso cardiaco e la conseguente morte cardiovascolare.