ottobre, 2020
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Save The Date Negli ultimi anni si è affermata la convinzione che le diversità fisiologiche tra i due sessi determinano un significativo impatto sulla ricerca e la pratica medica. Il diverso
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Negli ultimi anni si è affermata la convinzione che le diversità fisiologiche tra i due sessi determinano un significativo impatto sulla ricerca e la pratica medica. Il diverso assetto cromosomico, ormonale, immunitario e metabolico presente nei due sessi comporta delle differenze nell’anatomia e nella funzione dell’apparato respiratorio nell’uomo e nella donna, configurandosi come un determinante importante di salute respiratoria. Le difformità anatomiche e funzionali tra i due sessi subiscono modifiche nelle diverse età della vita (infanzia, adolescenza, età adulta, invecchiamento) e in relazione ad alcune condizioni fisiologiche della donna (età fertile, gravidanza, menopausa).
Per quanto riguarda la broncopneumopatia cronica ostruttiva molte convinzioni, un tempo salde, vanno riviste L’abitudine al fumo si sta diffondendo in maniera allarmante nel sesso femminile. Nei prossimi dieci anni la BPCO ucciderà più donne che uomini. Tuttavia se da un lato, le donne fumatrici presentano una maggiore suscettibilità al danno del fumo di sigaretta, dall’altro, la comune considerazione che si tratti di una patologia prettamente maschile ne comporta un ritardo diagnostico rilevante con conseguente impatto non solo sulla progressione della patologia ma anche della qualità di vita. L’ASMA è una patologia infiammatoria cronica delle vie aeree caratterizzata da sintomi respiratori come dispnea, respiro sibilante, tosse ecc., da iperreattività bronchiale con un quadro funzionale di ostruzione generalmente reversibile, spontaneamente o con terapia. Dopo una stabilizzazione nella sua prevalenza negli anni novanta, negli ultimi anni, l’asma sembra nuovamente in crescita, sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo. Il più recente aggiornamento delle linee guida GINA (Global Initiative for Asthma) ha evidenziato le novità in tema di diagnosi e terapia.
La comparsa, lo scatenarsi e l’entità degli attacchi di questa malattia risultano chiaramente influenzati dagli ormoni. Prima della pubertà l’asma più frequentemente colpisce i maschi. Dopo lo sviluppo sessuale la differenza si attenua progressivamente e nelle donne in età adulta è più frequente che negli uomini; gli estrogeni, che regolano il rilascio di molecole ad azione proinfiammatoria coinvolte nel processo asmatico, hanno sicuramente un ruolo molto importante. Anche la menopausa rappresenta un passaggio particolarmente a rischio: in questo periodo si verifica un incremento di produzione di sostanze ad azione infiammatoria (citochine) che possono far peggiorare un’asma preesistente o farla comparire ex novo. Gli ormoni hanno anche un ruolo importante nel determinare la gravità delle crisi asmatiche. Una buona percentuale di donne asmatiche sperimentano un peggioramento della malattia in fase premestruale.
Le interstiziopatie polmonari diffuse rappresentano un eterogeneo gruppo di oltre 300 diverse patologie classificate come tali. Si tratta di patologie per lo più rare, per le quali solamente nel 30% dei casi è individuabile una causa nota. Gli esperti ritengono che una combinazione di fattori genetici, che renderebbero alcuni individui più suscettibili a tali malattie, e di fattori ambientali potrebbe spiegare l’insorgere di alcune di queste patologie. Anche nel caso delle interstiziopatie polmonari diffuse si possono individuare almeno tre entità patologiche ben distinte, che colpiscono prevalentemente le donne: la polmonite interstiziale non-specifica (NSIP) idiopatica, che colpisce prevalentemente le donne non-fumatrici, le forme di “fibrosi” polmonare secondarie alle connettiviti autoimmuni sistemiche (inclusa la cosiddetta IPAF, interstitial pneumonia with autoimmune features), e la linfangioleiomiomatosi, rara malattia polmonare che colpisce esclusivamente le donne in età fertile, caratterizzata da modificazioni cistiche dei polmoni, alterazioni dei vasi linfatici, e angiomiolipomi, comportando in alcuni casi grave ed invalidante compromissione funzionale respiratoria a rapida evoluzione, nelle quali il trapianto di polmone può considerarsi una valida indicazione terapeutica.
La “pneumologia di genere” è oggi un settore di ricerca che si impegna ad approfondire il concetto di diversità tra i sessi per orientare strategie e azioni nelle tante aree della patologia respiratoria. L’obiettivo è quello di garantire a ciascuno, uomo o donna che sia, il miglior trattamento possibile sulla base delle evidenze scientifiche. Scopo di questo incontro, giunto alla sua seconda edizione, è quello di integrare le diverse professionalità di tutti gli specialisti per migliorare le capacità terapeutiche sulle pazienti affette da patologie respiratorie croniche.
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