giugno, 2021
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Orario
(Venerdì) 16:30 - 20:00
Dettagli dell'evento
Il diabete è una patologia cronica a larghissima diffusione in tutto il mondo. In Italia si stima che la prevalenza del diabete noto dia di circa il 5,5% con valori
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Il diabete è una patologia cronica a larghissima diffusione in tutto il mondo. In Italia si stima che la prevalenza del diabete noto dia di circa il 5,5% con valori piùù alti all’aumentare dell’età. L’impatto sul consumo di risorse del SSN è elevatissimo e crescerà ancora nei prossimi anni a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e all’aumento dell’obesitàà legato alle modificazioni dello stile di vita dei Paesi occidentali. Il diabete rappresenta il paradigma della cronicitàà e della complessitàà clinica, esigendo una forte integrazione tra le diverse figure assistenziali: cure primarie, specialista diabetologo e tutti gli specialisti coinvolti nel trattamento delle complicanze. La gestione di tale patologia e delle relative complicanze presuppone l’aggiornamento continuo dei dati di riferimento scientifici che, attraverso le evidenze, diventino la base di riferimento nella pratica clinica.
Le nuove terapie ipoglicemizzanti hanno portato evidenze importanti nella riduzione delle ipoglicemie e in ambito di risposte alle complicanze macrovascolari della malattia diabetica: la sicurezza cardio-renale. Queste evidenze sono state recepite negli ultimi da tutte le linee guida che si occupano della gestione ottimale del paziente diabetico.
Fine dell’incontro risiede nel tracciare una possibile strada comune per la gestione ottimale dei pazienti con malattia diabetica alla luce delle recentissime linee guida italiane SID-AMD. La scelta di utilizzare il metodo GRADE per la valutazione delle letteratura recente e delle evidenze emerse per le molecole delle classi di farmaci piùù recenti ha portato ad un cambiamento importante del paradigma proposto per l’inquadramento del paziente diabetico ed il trattamento della sua malattia. Questa importante modifica dell’algoritmo di trattamento richiede un confronto condiviso ed accettato all’interno del team nella sua interezza.
Il confronto con lo specialista cardiologo fornirà ulteriori elementi guida in termini di confronto condiviso, nell’utilizzo delle metodiche di indagine cardiologica e della loro interpretazione.
Questa è una strada senza ritorno e cioèè una via da perseguire con tenacia e risolutezza fornendo al paziente diabetico la migliore terapia possibile e soprattutto la terapia piùù sicura, patogenetica e anche dotata di elementi che ne caratterizzino l’efficacia oltre la glicemia su tutte le componenti patogenetiche che si associano al danno cardiovascolare e cardio-cerebrovascolare.
In questa direzione esisterebbe un razionale preciso per il posizionamento precoce dei farmaci delle classi dotate naturalmente di un effetto multi-sistemico ad ampio spettro d’azione sulla protezione cardiovascolare e quindi sulla riduzione globale del rischio come gli SGLT2i.
Pertanto, col progetto “HIC ET NUNC” si vuole affrontare in maniera multidisciplinare, appunto con la presenza di tutto il team diabetologico di Ferrara, l’impatto delle nuove linee guida SID-AMD e le tematiche emergenti in tema trattamento del paziente diabetico attraverso la discussione condivisa di casi clinici paradigmatici estratti dalle esperienze locali.
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SCARICA IL DEPLIANTCrediti ECM
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