febbraio, 2023
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Orario
(Sabato) 08:30 - 18:15
Luogo
Hotel Là di Moret
Via Tricesimo 276
Dettagli dell'evento
Olfatto e gusto sono sensi dimenticati, negletti. Soprattutto nella cultura occidentale. Vista e udito, eterei e concettuali, hanno relegato i sensi primigeni e decisamente più “carnali” a nicchie di interesse
Dettagli dell'evento
Olfatto e gusto sono sensi dimenticati, negletti.
Soprattutto nella cultura occidentale.
Vista e udito, eterei e concettuali, hanno relegato i sensi primigeni e decisamente più “carnali” a nicchie di interesse affascinanti, ma élitarie, come il mondo della degustazione e della profumeria.
Nella letteratura, si assiste ad una netta opposizione fra nord-ovest/sud-est, seguendo la quale, si osserva, con rare eccezioni, una rarefazione dei riferimenti ai sapori e soprattutto agli odori, man mano che ci si sposta dal sud e dall’est del mondo verso il nord e l’ovest, come se essi costituissero una sorta di tabù.
E’ il risultato di un processo di de-sensualizzazione della società e della percezione, di allontanamento dal mondo animale dove, invece, olfatto e gusto sono sensi fondamentali per il riconoscimento di sé, della progenie, dei propri simili, per adeguare il comportamento, cacciare, difendersi, migrare.
Più o meno consapevolmente, è anche il tacito allontanarsi dalla prima infanzia, quando il bambino riconosce l’odore della madre e scopre il mondo annusando e assaporando, guidato da quella formidabile fucina di emozioni e istinto che risiede nel sistema limbico.
Il panorama medico, in particolare neurofisiologico, che riesce a misurare ed analizzare con estrema precisione le patologie che coinvolgono vista, udito e percezioni sensitive, ha mezzi limitati per studiare gusto ed olfatto.
Inoltre, le alterazioni di questi sensi non sono spesso riconosciute come campanelli di allarme significativi né come deficit importanti: è comune esperienza ambulatoriale allarmarsi se un paziente giunge con un deficit visivo acuto, mentre ci si allarma di meno per un deficit dell’olfatto!
La pandemia da Sars-CoV2 ha brutalmente rovesciato questa sensibilità distratta; di colpo, la perdita di gusto ed olfatto sono diventati sintomi fondamentali ed allarmanti, inoltre, la persistenza del deficit dopo guarigione dall’infezione virale ha dimostrato come questi sensi siano importanti nella nostra quotidianità, anche per aspetti neuro-cognitivi.
Dalla esperienza drammatica della pandemia, nascono pertanto la maggior attenzione verso i disturbi di olfatto e gusto, la necessità di trovare mezzi per codificarli e quantificarli e l’ispirazione per il presente convegno.
Esso si prefigge di ripercorrere le basi evolutive, anatomiche e funzionali delle vie olfattive e gustative e di fornire una overview sulle patologie che determinano alterazioni di questi sensi, sia persistenti, sia transitorie, come nel caso di crisi epilettiche ed emicraniche.
Il convegno è costruito su una visione multi-disciplinare, che spazia dalla Neurologia, alla Neurochirurgia, dalla Psichiatria alle Malattie Infettive, dall’Otorino-laringoiatria alla Chirurgia Maxillo-facciale.
Questo approccio non solo permette di valutare la patologia delle vie olfattorie e gustative in maniera completa, ma anche e soprattutto di esplorare le condizioni di sovrapposizione, favorendo l’integrazione delle esperienze nella pratica clinica quotidiana.
Non mancano, infine, alcune suggestioni che non riguardano l’arte medica, dalla letteratura all’haute parfumerie, perché mai come ora, è necessario ribadire il ruolo non solo scientifico, ma anche umano ed umanistico del Medico.
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