novembre, 2024
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Orario
(Venerdì) 08:30 - 18:30
Luogo
Biblioteca scientifica e tecnologica
via Fausto Schiavi, 44
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Da secoli, probabilmente da quando l’Uomo ha iniziato a porsi i primi timidi quesiti ontologici, la coscienza è oggetto di dissertazioni filosofiche, scientifiche, religiose. Ancor oggi, la definizione stessa di
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Da secoli, probabilmente da quando l’Uomo ha iniziato a porsi i primi timidi quesiti ontologici, la coscienza è oggetto di dissertazioni filosofiche, scientifiche, religiose.
Ancor oggi, la definizione stessa di coscienza è labile, con contorni sfumati e il suo studio, in qualsiasi disciplina, solleva tanti interrogativi, quanti ne risolve.
In ambito neurofisiologico, la coscienza è descritta come coesistenza ed integrità di vigilanza e di consapevolezza.
E trova nell’encefalo la propria sede.
Almeno quella del Sé individuale.
Quando la coscienza viene alterata, il mondo individuale interiore si disgrega, perde coerenza e il mondo esterno non esiste, si dissolve nell’oscurità, nel Non-essere.
Queste condizioni, sottese da molteplici etiologie che causano sofferenza dell’encefalo, vengono raggruppate sotto il grande capitolo del “coma”.
Un sonno profondo, inerte, non-fisiologico.
Una sorta di “esperienza” di morte pur essendo ancora in vita, quando non rappresenta l’inizio di un processo irreversibile che porterà al vero e proprio decesso.
La nascita dell’elettroencefalogramma (EEG), di cui si celebra quest’anno il centenario, ha permesso di rappresentare graficamente e di iniziare i primi studi strumentali di questo limite estremo, questo territorio dell’Altrove.
L’EEG si è affiancato alla clinica, permettendo di classificare il coma, di localizzare le possibili aree cerebrali coinvolte e di fornire indicazioni prognostiche, per intensificare le
cure quando necessario.
Successivamente, l’introduzione di altre tecniche di indagine ed i progressi in ambito neurofisiologico e terapeutico hanno permesso non solo di comprendere più a fondo i processi patogenetici sottesi ai veri tipi di coma, ma anche di ottimizzare i trattamenti, garantendo non solo il risveglio dal coma, ma anche diversi gradi di recupero neurologico.
Questo convegno multidisciplinare si propone di gettare un duplice sguardo sulla fisiologia della coscienza e sui meccanismi fisiopatologici del coma, di descrivere le principali tecniche di indagine e le caratteristiche del coma, secondo le differenti etiologie.
Largo spazio viene dedicato allo stato epilettico, complicanza spesso non precocemente individuata di molte condizioni di sofferenza encefalica diretta o indiretta.
Non mancano, infine, i principi di trattamento e di nursing, che non si esauriscono nella fase acuta, ma devono necessariamente continuare dopo il “risveglio”, con la riabilitazione cognitivo-motoria e con la ricostituzione del Sé, di un nuovo equilibrio interiore.
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